Il gatto è principalmente un carnivoro che in natura si nutrirebbe di roditori o altre piccole prede.
Per soddisfare i suoi bisogni nutrizionali si può scegliere tra cibo fatto in casa e alimenti di produzione
industriale venduti nei negozi.
Il pasto fatto in casa può consistere in carne, ortaggi, ecc… Esso permette di avere un maggior controllo sull’alimentazione del gatto, ma può portare al rischio di carenze di principi attivi di cui il pelosetto ha bisogno quindi va preparato con cura!
Le fonti di proteine sono principalmente le carni bianche ma anche, se ben tollerati, uova (cotte), formaggio e pesce.
Sia la carne che il pesce vanno cotti e possibilmente ripuliti da ossicini e lische che potrebbero causare danni all’apparato digerente.
In ogni caso è meglio usare carni bianche ed evitare quella di maiale e gli insaccati.
Il latte e i formaggi possono essere dati al micio ma solo se non gli provocano problemi digestivi.
In commercio sono disponibili vari tipi di latte apposta per gatti a basso contenuto di lattosio.
Tra i vegetali il gatto apprezza soprattutto carote e verdure verdi, che vanno precedentemente bollite.
Da evitare assolutamente l’utilizzo di cipolla e aglio.
Riso e pasta andranno stracotti per favorire l’assimilazione dell’amido ed evitare problemi digestivi al micio.
Per fornire una giusta percentuale di grassi, si può aggiungere dell’olio di oliva oppure utilizzare semplicemente le parti grasse della carne stessa o delle interiora.
Bisogna fare attenzione se si ha intenzione di usare integratori vitaminici e minerali, in quanto possono
portare ad intossicazioni di vitamina A e D e calcoli.
Assolutamente da evitare:
- cipolla, aglio, erba cipollina (attenzione perchè possono essere contenuti anche in alcuni omogeneizzati)
- cioccolato, cacao, tè, caffè
- carne e uova crude
- carne di maiale cruda e insaccati
- pomodori verdi e patate crude
Per quanto riguarda i cibi di produzione industriale la scelta è vasta sia per l’umido che per i croccantini.
Esistono anche linee per esigenze e malattie particolari (insufficienza renale, problemi gastro-intestinali, allergie, ecc).
Bisogna anche qui fare attenzione ai contenuti leggendo le etichette dei vari prodotti: infatti
le marche più comuni e facili da reperire nei supermercati hanno spesso un bassissimo contenuto di carne al loro interno e non sono presenti alcuni elementi nutrizionali necessari al vostro gatto.
La carne nell’umido deve essere presente almeno al 30-40%, nei croccantini invece al 20%.
Devono inoltre essere presenti la taurina e l’arginina (due amminoacidi contenuti in molte proteine animali), l’acido arachidonico (contenuto nei grassi animali), la vitamina A e la niacina (presenti nei tessuti di origine animale).
La carenza di uno o più di questi elementi potrebbe provocare gravi danni alla salute del micio perciò è importante che segua una dieta completa e bilanciata. Un altro problema dei cibi di marche comuni è che spesso le ditte produttrici li riempiono di appetizzanti, creando quindi una sorta di dipendenza nel gatto.
Nel caso di gattini o gatti anziani esistono cibi specifici per le loro esigenze alimentari, che sono ovviamente differenti da quelle di un gatto adulto.
Quelli per gattini sono consigliati fino al nono mese d’età del micetto, mentre quelli per gatti anziani sono indicati per soggetti di 10 o più anni.
Dosi consigliate
Stando che i gatti solitamente tendono a mangiucchiare piuttosto che abbuffarsi, è bene lasciare sempre a disposizione una ciotola d’acqua e una di crocchette.
L’umido va servito 2 o più volte al giorno, in base alle necessità e possibilità. Le dosi giornaliere nel caso di alimenti di produzione industriale vengono normalmente indicati sulla confezione, ma in linea di massima si può dire che un gatto adulto consuma 300-400 g di cibo umido o 50-100 g di mangime secco al dì.